La Scuola di Taekwon-do

La Scuola Drexler di Taekwon-do

Taekwon-do breve storia
Taekwon-do: disciplina del calcio e del pugno, come i tre elementi; aria, terra e fuoco, presenti nella bandiera coreana. L’unità rappresentata dalla mescolanza di questi 3 elementi, è l’idea alla base di questa disciplina orientale di arti marziali, fondata dal generale Choi il scorso secolo. Egli integrò ciò che intendeva essere il meglio delle discipline di altre nazioni (Cina e Giappone), con le antiche tradizioni di combattimento coreane.

…il Taekwon-do è per tutti e a tutti restituisce secondo la dedizione personale, garantendo soddisfazione a fronte di un impegno personale…

Entrata al dojang sotto una nevicataLa decisione
Quando si inizia un corso di Taekwondo è necessario essere consapevoli di andare incontro ad un metodo che probabilmente è del tutto diverso da quello a cui si è stati finora abituati. Nel momento in cui ci si iscrive si deve dunque essere pronti ad accettare un sistema di insegnamento che potrebbe stravolgere il nostro modo di pensare e di vedere le cose e solo proseguendo per questa strada per molto tempo si può capire se quello che stiamo imparando sia giusto o sbagliato, se faccia bene o male al nostro corpo e alla nostra psiche. Ma una cosa è certa: che comunque è necessario molto tempo e molta riflessione per decidere e per capire davvero quello che stiamo facendo.
L’inizio
Dal momento in cui si decide di accettare questo metodo imparare diventa più facile perché ci si rende disponibili agli insegnamenti che vengono offerti, e questo vale non solo nel Taekwondo ma in ogni aspetto della vita, dal lavoro alla scuola ai rapporti con le altre persone. Ogni volta che prendiamo una decisione bisogna essere pronti ad accettarne eventuali risvolti e lezioni, che non sempre possono essere piacevoli.
Entrata al dojang sotto una nevicataIl Dojang
Il dojang, sala di allenamento (significa sala per il corpo e la mente), è semplice, minimale, silenzioso, per dare la possibilità a tutti gli allievi di concentrarsi su se stessi e sulla lezione, senza essere distratti dall’ambiente esterno.
Lo spazio neutro, attivo durante tutto l’anno; il dobok bianco (divisa della scuola), permettono a ciascuno di svuotarsi di sé per ritrovare ciò che di vero lo caratterizza.
L’allenamento
L’allenamento è come una giornata: appena inizio a lavorare sono carico, e quindi è il momento del potenziamento fisico, mentre alla fine della giornata è necessario rilassarsi quindi respiriamo e facciamo stretching per rendere la lezione completa, come la giornata.
Ciascuno segue la lezione ascoltando i comandi del Maestro, secondo la disciplina ed il rispetto insegnati dall’arte.
A distinguere gli uni dagli altri è solo il colore della cintura, che attribuisce a ciascuno la responsabilità rispetto alla propria tecnica e al proprio sapere, come testimonianza del crescere e del migliorare.

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